La tradizionale uscita cicloturistica di due giorni del Gruppo Cicli Conti MTB quest’anno si è svolta nei giorni sabato 19 e domenica 20 settembre negli scenari della Maremma partecipando all’ “Avventura Maremmana Bike Trail” organizzata dall’ASD Impronte Maremmane.

La scelta era fra 2 percorsi, il più corto di 120 km con circa 2.500 mt. di dislivello + e il più lungo di 200km con circa 3500 mt. di dslivello+… Alcuni di noi avrebbero scelto il meno impegnativo ma poi, altri, hanno spinto il gruppo per affrontare la prova più ardua, senza però poi presentarsi alla partenza… comunque.. Tommaso, Mestichina, Costolina, Pesciolone detto Capitano e il più grande dei Caroti, Marco, sono i 4 temerari che hanno affrontato le bellezze paesaggistiche e le difficoltà, a dir il vero mai impossibili, del percorso di 200 Km, come inizialmente scelto e inaspettatamente accompagnati dallo Spazzacamino all’anagrafe Enzo.

I 4 si ritrovano venerdi’ sera, al 32 B&B, nella rumorosissima Massa Marittima, dove la gioventù autoctona non va a letto prima delle 4:00, non facendoti di conseguenza chiudere occhio per poi passare il testimone, alle 6:00, al servizio di pulizia strade.

Per fortuna a servirci la colazione c’era Elena, la proprietaria, una creatura gentile, a cui la natura ha voluto un sacco di bene e così ci è tornato il sorriso, dimenticando in un attimo i disagi della notte.

Alle 8.00 in punto ci siamo presentati al punto di ritrovo in Piazza Del Duomo di Massa Marittima e dopo la firma del foglio di viaggio, e la consueta foto di gruppo; la comitiva, circa 50 bikers, prende il via per l’Avventura Maremmana 2020.

Appena percorsi 5 km su asfalto si svolta a sinistra e da li inizia circa 30 km di percorso che si articola in sterro, strade bianche e single track fino a Bagno di Gavorrano, passando per un torrente che forma delle fantastiche cascatelle.

Lo spirito del gruppo si presenta subito coeso e compatto e viaggia ad uguale andatura cercando di pedalare in conserva nell’ottica della prima tappa che si presenta di 120 km e 1500 mt di dislivello+.

Il gruppo iniziale dei 50 bikers è ora frastagliato in tanti piccoli gruppetti che si incontrano via via, avendo scelto momenti diversi per fare sosta e rifornimento; di loro ne abbiamo avuto traccia fino a Follonica dove si divide il percorso corto da quello lungo.

Dopo un bellissimo single track siamo arrivati alla straordinaria Cala Violina, qui finalmente abbiamo l’occasione di fare rifornimento idrico ad un chioschino il quale offriva anche dei favolosi panini a cui, alcuni di noi, non hanno potuto fare a meno nonostante che l’obbiettivo dello spaghetto alle vongole sul lungomare di Follonica non fosse poi così molto lontano.

Dopo la sosta la comitiva riprende a pedalare con l’unico obbiettivo di trovare un gustoso piatto di pasta, ma questo pensiero distrae Mestichina che affrontando un passaggio banale, per superare il Pesciolone, si sdraiava sulla pista ciclabile di Follonica inciampando con la ruota anteriore sul cordolo della ciclabile occultato da gli aghi di pino.

Arrivati al ristorante, è compito del Capitano di sporzionare gli spaghetti, ma la sua generosità e l’istinto di sopravvivenza degli altri atleti fa si che, essendo il capitano l’ultimo a essersi servito, gli rimanessero fra si e no, 15 fili di pasta e due vongole in croce ma con l’intento magari di recuperare con le vongole rimaste nel vassoio facendo una sontuosa scarpetta… ma il vorace Miglio, non soddisfatto di aver ricevuto una porzione abbondante di pasta, se le arrovescia nel piatto facendole sue ancor prima di subito.

Alle 14,30 riprende la marcia dei 4+1, in direzione Piombino, dove pensavamo che ci aspettassero 15 km di piana su asfalto ma invece, i bravissimi organizzatori, hanno tracciato il percorso su argini e pinete con tratti di terreno sabbioso, che rendono la marcia un po’ più impegnativa del previsto ma divertente. Solo gli ultimi 5 km si presentano su asfalto, ed è qui che Mestichina carico di carboidrati dello spaghetto, sferra il suo attacco, smembrando per la prima volta il gruppo, tenendo un’andatura contro vento di oltre 32 km orari seguito a ruota da Pesciolone ed Enzo, mentre Tommaso con il fido scudiero Marco preferiscono tenere una andatura più tranquilla gestendo le proprie forze.

Siamo arrivati ad affrontare l’ultima asperità della giornata con il promontorio di Piombino, la traccia prima ci obbliga ad un giro panoramico per il paese facendoci arrivare alla meravigliosa terrazza sul mare per poi portarci a Cala Moresca dove inizia un lunghissimo single track con tratti di discesa ma soprattutto uno impegnativo in salita dove per la prima volta nella giornata abbiamo dovuto prendere la bici in spalla per circa 300 mt., e’ qui che il gruppo deve affrontare anche il primo inconveniente, lo spazzacamino accusa una foratura nella ruota anteriore.. con del fast cerchiamo di farlo ripartire ma dopo poche centinaia di metri la ruota è nuovamente a terra. Mentre Marco aiuta Enzo a riparare in modo definitivo, grazie anche ad una pinza particolare che tira fuori Enzo dal suo zaino, gli altri tre si avvantaggiano e terminano il single track che li porta a Populonia. Il gruppo si riunisce subito dopo a Baratti. Salutata la compagnia di Enzo i quattro moschettieri riprendono il cammino per il campeggio Albatros, senza prima aver fissato con lo Spazzacamino, di ritrovarsi a cena.

La cena è rigorosamente a base di pesce e annaffiata da vino bianco mosso e fermo. Solo Tommy e il Pesciolone pensano di accumulare ancora un po’ di maltodestrine pasteggiando a birra. Vi ricordate la strana pinza di Enzo servita per estrarre la valvola del cerchio? E’ ora diventata una pinza universale utile anche per schiacciare le chele dell’astice. Dopo una equa porzione di pasta, questa volta per tutti, il vassoio veniva rigovernato con scarpette, in attesa del secondo vassoio di frittura mista di pesce e friarelli.

A pancia piena i nostri atleti, chi con al seguito la moglie e chi no, si apprestano ad incontrare la notte e il giusto riposo dopo la lunghissima giornata in attesa della seconda tappa che si svolgerà il giorno seguente.

Il risveglio del secondo giorno però si presenta subito burrascoso, spari di cacciatori al primo giorno di caccia, tuoni del temporale che si stava scatenando al largo nel mare… I quattro temerari si ritrovano a colazione sotto una uggiosa pioggerellina, ma decidono ugualmente di prepararsi e si danno appuntamento per le 9:00. Parte la tappa del secondo giorno, dando appuntamento ad Elena e Alessandra a Massa Marittima traguardo della tappa. 80 Km con 1800 metri di dslivello+.

All’uscita del campeggio, ritrovato il compagno di avventura Enzo lo spazzacamino, con la solita pioggerellina cominciamo a pedalare alla ricerca del raccordo con la traccia GPS. Alla prima asperità, verso Campiglia Marittima, ci fermiamo subito perché la ruota anteriore dello spazzacamino è nuovamente a terra, ovviamente non era stata rigovernata prima della partenza, ed ancora con il profumo di astice entra in scena la pinza universale. Riparata per l’ennesima volta la ruota terminiamo l’asperità ed Enzo ci paga un caffè nella piazza principale del paese, anche se in realtà si era precedentemente offerto il Miglio che non si fa scappare l’occasione per non mettere mano al portafoglio.

La traccia, proseguendo, ci porta a percorrere sterrati fra le Colline di Suvereto, ma qui purtroppo il definitivo cedimento della ruota anteriore di Enzo spazzacamino lo costringe a dare forfait al giro, lo aiutiamo quindi  a riparare un po’ alla meglio e lo accompagniamo fino al primo asfalto che incontriamo, per fortuna sua troviamo un tedesco che con un furgone gli da pure un passaggio, destinazione ignota,  dello spazzacamino non abbiamo avuto più notizie ad oggi. Sicuramente rispunterà in un altra avventura così come è venuto, spazzacamino personaggio eclettico degno di rispetto ti ringraziamo del tuo tempo passato con noi!

Detto questo riprendiamo il percorso e la seconda asperità ci conduce a Sassetta, l’unico vero lungo tratto di asfalto. Sosta sotto le mura del paese, ad un Bar alimentari che ci ha servito dei gustosissimi panini farciti con prodotti selezionati. Dolcino fatto in casa e caffè e si riparte.

Meno male che avevamo fatto quei precedenti chilometri su asfalto perché da Sassetta iniziamo a prendere una strada sterrata e per circa due ore pedaliamo in sentieri e strade bianche senza trovare abitazione e esseri viventi ne tantomeno acqua. Un leggero tratto di statale e subito dopo si risale a Montebamboli in un paesaggio mozzafiato dove la natura non sente la contaminazione dell’uomo. Un lunghissimo single track ci accompagna per una decina di km fino a portarci alla penultima impegnativa asperità. Una strada bianca lunga circa 3 chilometri con una pendenza media oltre il 10%.

In cima allo scollino ci aspetta un cielo plumbeo e una fortissima probabilità di pioggia. Qui all’unisono decidiamo di tralasciare gli ultimi 7/8 km di traccia probabilmente ancora su sterrato per prendere a dx una ripidissima discesa su asfalto che dopo circa 3 km ci porta ai piedi della collina di Massa Marittima e nel pieno del temporale. Dopo il divieto assoluto di Tommy, di farci venire a prendere con la macchina dalle signore equivalente quindi ad un ritiro, decidiamo di affrontare i 3 km finali su asfalto sotto la pioggia battente e un’altra salita con media oltre il 10%. L’acqua ci sciacqua della polvere accumulata fino ad allora e alle ore 17:00 in punto entriamo in piazza Duomo di Massa Marittima e ci accingiamo alla compilazione del foglio di firma. Qui viene ripresa la sclerata del buon Capitano che, dopo averlo tenuto a balia per 2 giorni, sbotta nei confronti del Miglio, ma è solo un attimo dato dalla stanchezza accumulata nei 2 giorni.

Dal foglio di firma apprendiamo che solo altri due oltre a noi hanno saputo affrontare i 200 km del percorso lungo, mentre tutti gli altri hanno affrontato quello più corto di 120. Ancora più fieri di aver portato a termine l’Avventura Maremmana 2020 ci avviamo alle macchine e sempre sotto un più scrosciante temporale carichiamo sulle macchine le nostre bici, amiche e compagne di avventura, ripartendo per Firenze.

Voglio ringraziare i miei compagni di viaggio Tommaso, Fabio, Marco ed Enzo che mi hanno rispettato sostenuto e motivato per portare in fondo questa impresa che,  per le mie capacità, è una cosa così tanto straordinaria come così tanto soddisfacente.

Ci dispiace per gli assenti, spero che questo racconto in qualche modo li abbia fatti sentire presenti a questo tour e così il gruppo Cicli Conti MTb dà appuntamento alla pedalata di 2 giorni del 2021.

Il capitano, Giampaolo Pesce Bobo detto Pesciolone.

 

qui sotto  il video della sclerata finale del Pesciolone